rassegna on line La Videoperformance_2013


La video opera Lavacri è ospite della seconda edizione della rassegna on line La Videoperformance a cura di Art Web Gallery, centro d'arte contemporaneo on line.

 

Salvatore Calì. Lavacri, 2013. Still video.





 

ALEXO ATHANASIOS
SALVATORE CALI'
DAVIDE BELLOLI
IGINIO DE LUCA
ELISABETTA DI SOPRA
FRANCESCA LOLLI
CHIARA MAZZOCCHI
GIULIANO STURLI

 

 

 

 

 

 


testo a cura di Gilda Da Pozzo
 

In data 3 Maggio 2013, verrà inaugurata dall'Art Web Gallery una rassegna d'arte mediale con autori selezionati, creatori di opere d'arte con le nuove tecnologie di comunicazione. Il nostro interesse principale per queste esposizioni on line, è quello di evidenziare i migliori autori nel panorama artistico italiano e oltre, creando in questo modo una raccolta di opere che potranno essere studiate nel loro linguaggio espressivo e nelle metodologie tecniche. Queste opere d'arte immateriali nate nel Postmoderno, hanno la possibilità di espandersi oltre la staticità materiale ricomponendosi formalmente come opera-evento su schermi digitali, potenzialmente presenti per la visione in ogni luogo per tutti gli interessati all'arte contemporanea.
Di questi autori presenti, abbiamo scelto per dare inizio alla mostra l'artista Elisabetta Di Sopra, con la sua videoperformance Legàmi. Come un'odierna Valie Export, la performer si presenta seduta e nuda con un enorme cuore depositato sulle gambe; l'azione inizia con la cucitura sistematica dell'organo che, in breve tempo viene catturato dentro una matassa di fili aggrovigliati.
La conoscenza e il senso vero dell'azione qui viene celato, forse nasconde la sua volontà di catturare e tenere per sè una passione o un desiderio di origine sentimentale. Bella e forte è la performance anche se l'immagine video rimane troppo fissa e immobile.
Nell'opera di Iginio De Luca, dal titolo Se penso a quel giorno 1974 – 2011, l'artista presenta una sua regressione nei ricordi del passato, un ritorno alla sua infanzia ricreata con una voce cantilenante da bambino. Come nelle famose azioni psicofisiche di Arnulf Rainer, con i suoi ritorni alla condizione prenatale, De Luca lo ripropone in modo estroverso, un ritorno alla sua prima giovinezza, alle prime esperienze di innamoramento. La videoperformance è piacevole nell'espressione verbale e bene impostata in tutta l'azione, anche se la ripresa è statica e sfiora la video-documentazione.
Con la video-opera dal titolo Lavacri, l'artista Salvatore Calì ripropone l'acqua come specchio e sdoppiamento di sé. Qui Narciso viene totalmente ignorato, il reale riflesso è sfuggente, quasi incomprensibile. L'artista lateralmente si sporge con la volontà di entrare in simbiosi con l'acqua, la natura, ma nell'apparire riflesso, una perturbazione increspa la superficie, l'immagine è sfrangiata, il volto è indefinibile nei suoi tratti somatici. Il video ha nella trasparenza dell'acqua la sua bellezza. Nell'azione e nella ripresa si percepisce la ricerca minimale di Calì, nello sforzo di strutturare un sottile e intimo dialogo estetico ai limiti della percezione.
Il video di Chiara Mazzocchi dal titolo Human Alienation, è stato realizzato a Berlino città dove l'artista ha vissuto ed operato. Il video è composto da scatti fotografici tramutati in scansioni video, dove è confermata simbolicamente una condizione di incomunicabilità. Nel cortile, nella strada o nella cameretta, dove sul letto la performer indossa una lunga calza che le copre il volto, è evidente la condizione di disagio e solitudine. Il video è ben realizzato nella scelta fotografica e nel ritmo narrativo; l'artista è giovane e inizia un percorso con delle difficoltà, che dovrà superare per riuscire ad emergere nell'ambito dell'arte contemporanea.
Davide Belloli, con il suo video Today I've lost my mind, riflette sulle mutazioni culturali impresse dalla tecnologia. Il volto dell'artista in modo sistematico subisce delle trasformazioni, forse biologiche, mentre nel sottofondo una voce cita alcune teorie del sociologo canadese Marshall McLuhan. Riprendendo dei temi culturali degli anni Settanta, Belloli ripropone nell'odierno i pericoli e le virtù insite nei nuovi media di comunicazione, indicando con la sua significativa opera che il mezzo va dominato con la conoscenza e la cultura.
Nel video di Francesca Lolli dal titolo Ossessione della giovinezza, vi è rappresentato uno dei maggiori tormenti del vivere umano, soprattutto nel mondo femminile ossessionato dall'eterna giovinezza e dai richiami all'ultima moda della sottocultura pubblicitaria. L'azione è intensa nelle scansioni del volto e nella ripetizione ossessiva del gesto delle mani, dove senza posa cerca di spalmarsi una crema di bellezza o altri prodotti di cosmetica. Anche se il video è breve, l'opera è costruita in modo sobrio in tutte le sue parti strutturali. L'artista avrà un buon futuro creativo esprimendosi con la videoperformance.
Nel video di Athanasios Alexo, dal titolo Dove sei? l'artista scruta e cerca qualche cosa, forse una farfalla appoggiata sul muro o altro. Il bianco e nero con un ticchettio sonoro in sottofondo dà forza ai primi piani del volto; prima con il viso in primo piano e successivamente con i particolari, soprattutto con l'occhio che scruta dallo schermo. Alexo è un giovane artista di origine greca, le capacità creative espresse in questo breve esempio performativo sono accettabili; nelle prossime opere mediali lo attenderemo incuriositi ed interessati alla sua evoluzione artistica.

Nella videoperformance Concerto Notturno del 1979, Sturli si presenta con una bendatura nera sugli occhi; sulle dita delle mani sono legati dei lunghi chiodi che, mossi rapidamente si scontrano con dei materiali aguzzi e pericolosi stesi sul pavimento, come bottiglie rotte e pezzi di ceramica taglienti. L'artista inginocchiato muove le sue dita artigliate cercando un casuale contatto con i vetri; l'azione e la complessità dei suoni sembra che comunicano uno stato d'animo, forse una arcana e indecifrabile sonorità proveniente dalla sollecitazione dei materiali. 


 

LAVACRI
HD 16:9 2"36'_ 2013

Lavacri è una video performance che nasce da un incontro e da semplici azioni, tra un abbeveratoio e il mio desiderio di entrare in relazione con esso e con le immagini che per suo natura riflette in se stesso. Ogni relazione così come ogni incontro può avere un carattere sacro che ci porta a fare esperienza di una dimensione della vita che è fondante e della quale noi umani ne siamo un riflesso, un’immagine; lavo e purifico la mia immagine immergendone il riflesso nell’acqua così come meta-fisicamente le mani. L’acqua come metafora esistenziale, un continuum spazio temporale di eventi.
Immersi in questo straordinario flusso di informazioni sotto la forma dei più svariati stimoli sensoriali ed emotivi, viviamo la nostra realtà come spettatori o agenti ma questo inevitabilmente ne perturba il flusso creandone di nuovi sui quali specchiarsi.
Lavacri fa parte di una serie di video performance, dove sono interessato al rapporto fra paesaggio e uomo e come questo venga modificato dalla consapevole presenza umana.
Un incontro tra paesaggi esteriori e paesaggi interiori dove le “azioni” sono ridotte al minimo, il movimento e quindi il tempo è quello della natura evidenziano quell’invisibile esistere che è fonte e nutrimento della nostra esistenza.
 

Salvatore Calì 

 

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per SAVE THE BEAUTY




Il 21 marzo 2012 parte il Progetto nazionale SAVE THE BEAUTY | TARANTO CHIAMA ITALIA > ITALIA RISPONDE ideato e curato dalla Galleria ROSSOCONTEMPORANEO di Taranto.
È un progetto artistico in sinergia tra realtà operative differenti, nato per testimoniare il proprio NO al rischio di appiattimento del Sistema Cultura in Italia, a causa di una politica poco attenta alle potenzialità di un settore che invece dovrebbe essere trainante e motivo di ricchezza per la nostra economia.




contributo per SAVE THE BEAUTY, courtesy l'artista e Magazzino Formide (SR)



comunicato stampa evento - Magazzino Formide (SR)







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