Due anni fa ho conosciuto Salvatore Calì ed è stata subito amicizia e profonda stima. Questo siciliano smisurato, bonario e un po' narciso, è capace di comunicare con semplicità e eleganza i moti profondi dell'animo e di sfiorare con delicatezza il mistero della vita su questo piano di esistenza. Mistico e sensuale, compagno ideale di una buona bevuta come di un sincero confronto alla ricerca delle Verità Ultime Salvatore ha ripreso da alcuni anni il suo percorso artistico.
Il rapporto con la Piave è nato insieme alla nostra amicizia, ci siamo trovati molte volte a passeggiare, ammirare e dedicare i nostri migliori pensieri al fiume sacro e sacrificato, sfruttato e imbrigliato. Due anni fa abbiamo trovato, dopo un momento di meditazione per la Piave, un cuore magistralmente disegnato dal calcare su un sasso verdazzurro. Questo è stato il seme da cui è nata la performance di Salvatore a Fagarè.
"Un cuore per la Piave" è al tempo stesso un'opera, una performance e un gesto di grande nobiltà d'animo. Materialmente è il disegno ad inchiostro micropigmentato di un cuore composto da centinaia di bolle, quasi fosse comparso dalla schiuma. Il gesto rituale ideato dall'autore lo ha trasformato in un dono al fiume: la sua carta di cotone è stata scelta per potersi facilmente sciogliere in acqua in modo da diffondere tra le molecole elementari del flusso del fiume sacro, del corso della Vita stessa, un segnale di risveglio dell'umanità all'intelligenza del cuore, all'uso dell'Amore incondizionato che è dono libero ed espressione di vera umanità.
Testimoniare la scelta di un essere umano che riesce a distaccarsi da una sua creazione per affidarla alla dissoluzione è stata una grande lezione: c'è ancora speranza per la nostra specie. Sono fiero di aver assistito all'inizio di una nuova fase creativa di Salvatore Calì, che sarà originale senza cedere al narcisismo autoreferenziale perchè è sostenuta da un profondo e disinteressato amore per la Sapienza e la Verità.
Francisco Merli Panteghini
Azione Ambientale eseguita il 5 giugno 2011 durante il " Laboratorio Creativo Residenziale ArtePiave2011 " Fagarè (Treviso).
foto di Andrea Berto, Dagmar Trinks e dell'autore